Medicina dello sport: piccoli accorgimenti in caso di infortuni sportivi

 

Particolare

Durante qualsiasi attività sportiva può capitare di incorrere in qualche piccolo infortunio, visto che in fondo l’allenamento altro non è che un modo per stressare (in modo positivo s’intende) il proprio corpo, stimolandolo ed indirizzandolo verso il miglioramento. E non c’è modo di stimolare il proprio corpo se non portandolo a fare in ogni allenamento qualcosa in più rispetto a quello che è ormai abituato a fare.

Gli infortuni di lieve entità più comuni sono la contrattura, lo stiramento, la distorsione e più in generale tutti i dolori muscolari ed articolari più o meno intensi. La prima cosa che accade in queste situazioni è l’insorgere di una reazione infiammatoria dovuta all’accumulo di sangue, liquidi e specifiche sostanze chimiche ad azione locale. L’infiammazione è generalmente caratterizzata da arrossamento, calore, dolore, inibizione della funzionalità dell’area colpita, particolarmente se si tratta di un’articolazione.

In questi casi la Medicina dello Sport ed Ortopedica suggerisce alcuni semplici accorgimenti per arginare la reazione infiammatoria in caso di infortunio ed evitare che essa prenda il sopravvento: 

  • REST  (riposo)  –  bisogna mettere subito a riposo completo la parte in questione, sia essa la caviglia, il gomito od il polpaccio; il dolore non è altro che la strategia che adotta il nostro corpo per impedirci di fare ulteriori danni muovendoci.

  • ICE  (ghiaccio)  –  applicazione immediata di ghiaccio per periodi di 20-30 minuti ogni ora, per le successive 4 ore dal trauma; il ghiaccio dovrà essere applicato in maniera uniforme e ricoprire un’ampia zona circostante l’area infiammata.

  • COMPRESSION  (compressione)  –  ovvero pressione dell’impacco di ghiaccio sulla parte infiammata e fasciatura negli intervalli tra un impacco e l’altro; la compressione, in un modo o nell’altro, deve comunque persistere per almeno le 24-48 ore successive all’infortunio.

  • ELEVATION  (elevazione)  –  si raccomanda di mantenere la parte infiammata al di sopra del livello del cuore, così da favorire il ritorno venoso ed evitare ulteriori accumuli di sangue.

Questi accorgimenti sono conosciuti con l’acronimo inglese R.I.C.E., e nella maggior parte dei casi di infortuni di lieve entità risultano risolutivi.

Se però entro 48 ore l’infiammazione e il dolore non accennano a regredire è comunque indispensabile e consigliabile consultare il medico.

I tempi di guarigione completa sono comunque molto variabili e dipendenti dall’entità dell’infortunio. Possono bastare pochi giorni nel caso di una semplice contrattura o anche qualche settimana nel caso di stiramenti e distorsioni.

Di solito è sufficiente ascoltare il proprio corpo ed utilizzare un po’ di buon senso per capire quando è il momento di ricominciare ad allenarsi normalmente.

Una volta guariti completamente, ed appurato che non si è trattato di nulla di grave, non c’è motivo per non riprendere il proprio abituale esercizio fisico (magari con qualche accortezza in più). L’errore più grande è quello di limitarsi troppo nei futuri allenamenti o peggio ancora smettere di allenarsi per paura.

Il corpo umano è fatto per essere utilizzato, non conservato: lo sport è salute a tutte le età, per questo è più importante che i nostri ragazzi facciano sport.

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